EDNA ST. VINCENT MILLAY
EDNA ST. VINCENT MILLAY (1892-1950)
Edna era figlia di una bambinaia, Cora Lounella, e di un insegnante di scuola, Henry Tollman Milla. Dopo il divorzio dal marito, la madre Cora con le tre figlie, Edna, Norma e Kathleen, si spostavano di città in città vivendo poveramente. Quando Edna scrisse il suo primo poema, che le avrebbe dato la notorietà, la famigliola era sistemata in una piccola casa di proprietà di una zia di Cora, a Camden, nel Maine. Le tre sorelle erano molto indipendenti e dicevano ciò che pensavano, il che non sempre piaceva alle autorità con le quali ebbero a che fare nella loro vita. Alla scuola media superiore di Edna sviluppò il suo talento letterario, iniziando a scrivere sulla rivista letteraria della scuola e all'età di 14 anni vinse il premio St. Nicholas Gold Badge per la poesia ed a 15 vide pubblicate le sue poesie su di una popolare rivista per ragazzi. A scuola ebbe numerose relazioni con altre donne. Dopo aver conseguito il diploma di scuola media superiore, Edna si trasferì a New York, ove nel 1924 fondò, insieme ad altri, il Cherry Lane Theater. Edna era palesemente bisessuale. La fama di Edna iniziò nel 1912 quando pubblicò il suo poema Renascence. Nel gennaio 1921 si recò a Parigi ove fece amicizia con la scultrice Thelma Wood. Nel 1923 vinse il Premio Pulitzer per la poesia con The Ballad of the Harp-Weaver. Fu la terza donna a vincere tale premio. In quello stesso anno Edna sposò il quarantatreenne Eugen Jan Boisseva, che appoggerà la carriera della sua seconda moglie, facendosi carico dei problemi domestici. Sia Edna che Eugen Jan tuttavia ebbero altri amanti durante i loro ventisei anni di matrimonio. Per Edna una relazione significativa fu quella con il poeta George Dillon, che lei aveva incontrato in occasione di una sua lezione all'Università di Chicago nel 1928, quando Dillon era ancora uno studente. Si trattava di un amante di quattordici anni più giovane di lei. Nel 1925, Boissevain e Millay acquistarono Steepletop, una ex fattoria di 257 ettari ad Austerlitz, qui la coppia costruì una rimessa, uno studio ed un campo da tennis. Edna coltivava le sue verdure in un piccolo giardino. Edna Millay morì in casa il 19 ottobre 1950: cadde sulla scala interna e fu ritrovata circa otto ore dopo la morte. Il referto medico parlò di infarto miocardico acuto dovuto ad un'occlusione alle coronarie.
SO QUEL CHE VOGLIO E HO FATTO LA MIA SCELTA
So quel che voglio e ho fatto la mia scelta;
il mio destino non sei tu a deciderlo:
che tu mi ami o no, non ha importanza,
alla fine, di me rispondo io.
La tua presenza, i tuoi favori, tutto
ciò che m'hai dato, adesso puoi riprenderti:
c'è tra la tua bellezza ed il mio cuore
qualcosa che non riuscirai a confondere,
né a tradire. Vorrei che tu capissi
che nel mio più segreto desiderio
sogno sempre il tuo bacio; ma non chiesero
di bere ancora quelli che languivano
nei deserti del Sud; puoi benedirmi,
ma non piegarmi dopo avermi amata.
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