L'ANGOLO DI FABIENNE
Vorrei ricordare a tutti che domani al referendum si decide il nostro futuro: andiamo a votare e scriviamo SI!!! SI ad un futuro pulito ed ecologico. SI ad un futuro che non lasci ai nostri figli scorie tossiche. SI per far capire al mondo che noi italiani dal 1981 ad oggi non abbiamo cambiato idea. 
INCIDENTE NUCLEARE: UNA CERTEZZA STATISTICA
Come misurare il vero rischio nucleare ? Uno  studio  di Benjamin Dessus, ingegnere ed economista, presidente di  Global Chance, e Bernard Laponche, fisico nucleare, specialista in  politica dell'energia. 
Il rischio di incidente maggiore  in una centrale nucleare è stato generalmente considerato  come la  combinazione della gravità estrema di un tale incidente e della  debolissima probabilità della sua occorrenza. Certo, la moltiplicazione  di zero per l'infinito pone alcuni problemi ma i promotori del nucleare,  mettendo avanti questa  debolissima probabilità, affermavano che non  c'era nessuno pericolo. Se la gravità delle conseguenze di un tale  incidente è stata confermata  da Tchernobyl e Fukushima, che cosa  possiamo dire oggi della probabilità della sua occorrenza? 
Ci sono due metodi per stimare la probabilità di un incidente. Il metodo teorico  che consiste nel calcolarla sulla base di scenarii di simulazione di  incidenti, prendendo in considerazione i sistemi di difesa ed i rischi  di disfunzionamento, ed il metodo sperimentale che  consiste nel prendere in conto gli incidenti successi (come si fa per  esempio per gli incidenti di macchina). I risultati dell'approccio  teorico, generati dai lavori di esperti della sicurezza nucleare,  indicano che, per le centrali attualmente in funzione nel mondo, si  distinguono due tipi di incidenti: "L'incidente grave" con fusione del  cuore del reattore, e di cui la probabilità sarebbe  meno di 1 per 100  000 "anni-reattore" (un reattore  funzionando durante un anno), e  "l'incidente maggiore", incidente grave non dominato e conducendo ad  importante emissioni  di radioattività, e di cui la probabilità sarebbe   meno di 1 per 1 milione  "anni-reattore". 
L'attuale   parco  di reattori delle centrali nucleari essendo stimato a 14 000  anni-reattore, il che corrisponde a circa 450 reattori  funzionando  durante 31 anni, la probabilità teorica così calcolata porta ad un  risultato di 0,014 incidente maggiore per l'insieme del parco e per  questa durata di funzionamento. Risultato molto debole: l'incidente  maggiore sarebbe dunque  estremamente improbabile, addirittura  impossibile. 
Ma, su questo parco, cinque  reattori hanno conosciuto un incidente grave: uno a Three Miglio Island,  uno a Tchernobyl e tre a Fukushima di cui quattro sono degli incidenti  maggiori, Tchernobyl e Fukushima,: l'occorrenza reale è circa 300 volte  superiora all'occorrenza teorica calcolata.  
Questo  scarto è considerevole e conduce ad una constatazione opprimente quando  si prende coscienza del pieno significato di queste cifre. La Francia  conta 58 reattori in funzionamento e l'unione europea un parco di 143  reattori attualmente. Sulla base della constatazione degli  incidenti maggiori successi questi ultimi trenta anni, la probabilità di  occorrenza di un incidente maggiore su questi parchi sarebbe dunque del  50% per la Francia e di più del 100% per l'unione europea.  
Detto  diversamente,  saremo statisticamente sicuri di conoscere un incidente  maggiore nell'unione europea durante la vita del parco attuale e ci  sarebbe una chance su due di vederla accadere in Francia. Siamo molto  lontano dall'incidente molto improbabile.... E ciò senza prendere in  conto le piscine di stoccaggio dei combustibili irradiati, le fabbriche  di produzione e di utilizzazione del plutonio, i trasporti e stoccaggi  dei rifiuti radioattivi. 
Piuttosto che  continuare a  calcolare delle probabilità surrealistiche di occorrenza di eventi che  non si possono nemmeno  immaginare , ( come è stato il caso per Three  Miglio Island, Tchernobyl e Fukushima), non è arrivato il tempo di  prendere in considerazione la realtà e di tirarne le conseguenze? 
La realtà , è che il rischio di incidente maggiore in Europa non è molto improbabile, ma al contrario statisticamente sicuro.  
Credete  che se  si dicesse così ai francesi, sarebbero ancora in tanti ad  evitare di parlarne, dicendo solo  "non si può fare diversamente" ?
Articolo tradotto per Biancheggiando da Fabienne Melmi.



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