L'ANGOLO DI FABIENNE
L'INQUINAMENTO INDUSTRIALE FA ALTRETTANTI DANNI ALLA SALUTE QUANTO LA MALARIA.
Lo
sfruttamento minerario, le fonderie di piombo, le discariche industriali
ed altri siti tossici danneggiano la salute di circa 125 milioni di
persone in 49 paesi a piccolo e medio reddito. Un inquinamento
industriale la cui ampiezza e le conseguenze sulla salute umana sono
ancora ignorate, ma comparabili con quelle della malaria o della
tubercolosi. (rapporto World's worst pollution problems,
pubblicato il mercoledì 24 ottobre dall'ONG Blacksmith Institute in
partnership con la Croce verde internazionale).
L'inchiesta ha studiato l'impatto sulla
salute pubblica degli inquinanti industriali più diffusi: piombo,
mercurio, cromo, amianto, rilasciati nell'aria, l'acqua e la terra di 2
600 siti ripartiti nella maggior parte delle regioni del mondo.
Tutti causano gravi danni all'uomo. Secondo il
rapporto (OMS), il piombo compromette lo
sviluppo neurologico dei bambini e provoca delle malattie
cardiovascolari negli adulti. Il cromo, classificato cancerogeno, può
causare dei cancri del polmone se inalato. Il mercurio danneggia i reni
e rallenta lo sviluppo neurologico dei bambini. Infine, l'amianto è
responsabile di mesoteliomi, di cancri del polmone ed altri problemi
polmonari.
17 MILIONI Di ANNI DI VITA PERSI
Per quantificare gli effetti di questi inquinanti sulle popolazioni,
il rapporto ha utilizzato l'indicatore AVCI (Anni di vita corretti
dall'incapacità "Disability-Adjusted Life Years", in inglese ) che
misura gli anni di vita in perfetta salute che sono stati persi,
effettuando la somma dei potenziali anni di vita persi a causa di una
mortalità prematura e degli anni produttivi persi a causa di incapacità.
Gli AVCI, utilizzati particolarmente dall'OMS , permettono di
paragonare tra essi i differenti tipi di rischi per la salute pubblica,
tenendo al tempo stesso conto della gravità e della durata di una
malattia data.
Risultato: 17 milioni di AVCI sono stati attribuiti agli inquinanti
industriali. Un impatto comparabile, secondo il rapporto, con quello
delle malattie più pericolose al mondo, la malaria, 14 milioni di AVCI,
la tubercolosi, 25 milioni, e l'AIDS, 29 milioni.
Le "nostre cifre sono tuttavia probabilmente sottovalutate , nella
misura in cui la maggior parte degli effetti sulla salute noti o
presunti sono impossibili da quantificare, per mancanza di dati
demografici e di capacità di campionario sufficienti in numerosi paesi o
ancora di accesso ai siti inquinati", avverte il rapporto.
"Anche se riguarda almeno 125 milioni di persone, l'inquinamento
rimane uno dei problemi mondiali meno conosciuto, deplora il Dr Stephan
Robinson, specialista degli inquinamenti alla Croce verde
internazionale, durante una conferenza stampa. A giusto titolo, del
tempo e delle risorse importanti sono dedicati al fardello delle
malattie come la tubercolosi e la malaria. Ma queste azioni delle
autorità locali ed internazionali eclissano l'attenzione accordata ai
siti tossici che contribuiscono grandemente alla cattiva salute della
popolazione mondiale."
Un impatto confermato dall'OMS che stima che gli inquinamenti
ambientali contribuiscono al 19% dell'incidenza del cancro nel mondo e
sono responsabili di 1,3 milioni di decessi ogni anno.
IL RICICLAGGIO DELLE BATTERIE, PEGGIORE INQUINAMENTO
Nel dettaglio, il rapporto di Blacksmith ha classificato le dieci
industrie più tossiche in funzione del numero di anni di vita persi:
1, il riciclaggio delle batterie al piombo, 4,8 milioni di AVCI persi.
2, la fusione del piombo, 2,6 milioni.
3, le miniere ed il trattamento dei minerali, 2,5 milioni.
4, le operazioni di conceria (1,93 milione).
5, le discariche di rifiuti industriali e domestici (1,23 milione).
6, le zone industriali (1,06 milione).
7, lo sfruttamento minerario artigianale dell'oro (1,021 milione).
8, la fabbricazione di prodotti industriali (elettronici, batterie o ancora rivestimenti metallici) 786 000.
9, la fabbricazione di prodotti chimici (765 000).
10, l'industria tessile (430 000).
Portate avanti dalla domanda sempre più importante di prodotti
tecnologici, essenzialmente nei paesi sviluppati, queste industrie sono
in crescita. La produzione mondiale di piombo è aumentata così dal 10%
l'anno scorso a 4,5 milioni di tonnellate, essenzialmente in Cina, in
India ed in Messico.
Alcune quantità crescenti di piombo sono riciclate. Ma spesso, il
riciclaggio è realizzato in installazioni non controllate o controllate
male, in modo informale, talvolta anche dagli abitanti, il che fa
della rilavorazione del piombo un problema maggiore in numerosi paese",
spiega Stephan Robinson.
"Lo sfruttamento minerario che aumenta sotto l'effetto del rialzo
della domanda mondiale, ha anche un impatto importante, prosegue il
perito. L'estrazione dei metalli dei minerali necessita dei processi
chimici inquinanti che rigettano importanti volumi di fanghi tossici e
di metalli pesanti. Ora, spesso, le popolazioni estraggono i metalli
senza nessuna protezione, a piedi e mani nudi." E da precisare: "Oggi,
esistono delle attrezzature tecniche moderne per proteggersi da questi
inquinanti, ma sono cari. Sono dunque utilizzati solo nei paesi
sviluppati."
PAESI IN VIA DI SVILUPPO
È in finale sono i paesi in via di sviluppo che pagano il più
pesante tributo di questo inquinamento industriale. "In questi paesi,
ci sono meno norme e controlli per limitare l'inquinamento,
particolarmente delle imprese più piccole che producono per i mercati
locali, assicura John Keith, direttore delle operazioni di Blacksmith.
Queste persone hanno bisogno di guadagnare del denaro. Se sono poveri,
faranno ciò che occorre per guadagnare del denaro e questo, a scapito
della loro salute". Nonostante il peso dell'inquinamento industriale sulla società,
pochissime risorse sono assegnate alla prevenzione ed al risanamento dei
siti inquinati. I paesi in via di sviluppo, conclude il rapporto,
hanno bisogno del sostegno della comunità internazionale per concepire e
mettere in opera delle azioni di pulizia, migliorare le tecnologie di
controllo dell'inquinamento, ed educare i lavoratori di queste
industrie e le popolazioni coinvolte .
L'inchiesta ha studiato l'impatto sulla salute pubblica degli inquinanti industriali più diffusi: piombo, mercurio, cromo, amianto, rilasciati nell'aria, l'acqua e la terra di 2 600 siti ripartiti nella maggior parte delle regioni del mondo.
Tutti causano gravi danni all'uomo. Secondo il rapporto (OMS), il piombo compromette lo sviluppo neurologico dei bambini e provoca delle malattie cardiovascolari negli adulti. Il cromo, classificato cancerogeno, può causare dei cancri del polmone se inalato. Il mercurio danneggia i reni e rallenta lo sviluppo neurologico dei bambini. Infine, l'amianto è responsabile di mesoteliomi, di cancri del polmone ed altri problemi polmonari.
17 MILIONI Di ANNI DI VITA PERSI
Per quantificare gli effetti di questi inquinanti sulle popolazioni, il rapporto ha utilizzato l'indicatore AVCI (Anni di vita corretti dall'incapacità "Disability-Adjusted Life Years", in inglese ) che misura gli anni di vita in perfetta salute che sono stati persi, effettuando la somma dei potenziali anni di vita persi a causa di una mortalità prematura e degli anni produttivi persi a causa di incapacità. Gli AVCI, utilizzati particolarmente dall'OMS , permettono di paragonare tra essi i differenti tipi di rischi per la salute pubblica, tenendo al tempo stesso conto della gravità e della durata di una malattia data.
Risultato: 17 milioni di AVCI sono stati attribuiti agli inquinanti industriali. Un impatto comparabile, secondo il rapporto, con quello delle malattie più pericolose al mondo, la malaria, 14 milioni di AVCI, la tubercolosi, 25 milioni, e l'AIDS, 29 milioni.
Le "nostre cifre sono tuttavia probabilmente sottovalutate , nella misura in cui la maggior parte degli effetti sulla salute noti o presunti sono impossibili da quantificare, per mancanza di dati demografici e di capacità di campionario sufficienti in numerosi paesi o ancora di accesso ai siti inquinati", avverte il rapporto.
"Anche se riguarda almeno 125 milioni di persone, l'inquinamento rimane uno dei problemi mondiali meno conosciuto, deplora il Dr Stephan Robinson, specialista degli inquinamenti alla Croce verde internazionale, durante una conferenza stampa. A giusto titolo, del tempo e delle risorse importanti sono dedicati al fardello delle malattie come la tubercolosi e la malaria. Ma queste azioni delle autorità locali ed internazionali eclissano l'attenzione accordata ai siti tossici che contribuiscono grandemente alla cattiva salute della popolazione mondiale."
Un impatto confermato dall'OMS che stima che gli inquinamenti ambientali contribuiscono al 19% dell'incidenza del cancro nel mondo e sono responsabili di 1,3 milioni di decessi ogni anno.
IL RICICLAGGIO DELLE BATTERIE, PEGGIORE INQUINAMENTO
Nel dettaglio, il rapporto di Blacksmith ha classificato le dieci industrie più tossiche in funzione del numero di anni di vita persi:
1, il riciclaggio delle batterie al piombo, 4,8 milioni di AVCI persi.
2, la fusione del piombo, 2,6 milioni.
3, le miniere ed il trattamento dei minerali, 2,5 milioni.
4, le operazioni di conceria (1,93 milione).
5, le discariche di rifiuti industriali e domestici (1,23 milione).
6, le zone industriali (1,06 milione).
7, lo sfruttamento minerario artigianale dell'oro (1,021 milione).
8, la fabbricazione di prodotti industriali (elettronici, batterie o ancora rivestimenti metallici) 786 000.
9, la fabbricazione di prodotti chimici (765 000).
10, l'industria tessile (430 000).
Portate avanti dalla domanda sempre più importante di prodotti tecnologici, essenzialmente nei paesi sviluppati, queste industrie sono in crescita. La produzione mondiale di piombo è aumentata così dal 10% l'anno scorso a 4,5 milioni di tonnellate, essenzialmente in Cina, in India ed in Messico.
Alcune quantità crescenti di piombo sono riciclate. Ma spesso, il riciclaggio è realizzato in installazioni non controllate o controllate male, in modo informale, talvolta anche dagli abitanti, il che fa della rilavorazione del piombo un problema maggiore in numerosi paese", spiega Stephan Robinson.
"Lo sfruttamento minerario che aumenta sotto l'effetto del rialzo della domanda mondiale, ha anche un impatto importante, prosegue il perito. L'estrazione dei metalli dei minerali necessita dei processi chimici inquinanti che rigettano importanti volumi di fanghi tossici e di metalli pesanti. Ora, spesso, le popolazioni estraggono i metalli senza nessuna protezione, a piedi e mani nudi." E da precisare: "Oggi, esistono delle attrezzature tecniche moderne per proteggersi da questi inquinanti, ma sono cari. Sono dunque utilizzati solo nei paesi sviluppati."
PAESI IN VIA DI SVILUPPO
È in finale sono i paesi in via di sviluppo che pagano il più pesante tributo di questo inquinamento industriale. "In questi paesi, ci sono meno norme e controlli per limitare l'inquinamento, particolarmente delle imprese più piccole che producono per i mercati locali, assicura John Keith, direttore delle operazioni di Blacksmith. Queste persone hanno bisogno di guadagnare del denaro. Se sono poveri, faranno ciò che occorre per guadagnare del denaro e questo, a scapito della loro salute". Nonostante il peso dell'inquinamento industriale sulla società, pochissime risorse sono assegnate alla prevenzione ed al risanamento dei siti inquinati. I paesi in via di sviluppo, conclude il rapporto, hanno bisogno del sostegno della comunità internazionale per concepire e mettere in opera delle azioni di pulizia, migliorare le tecnologie di controllo dell'inquinamento, ed educare i lavoratori di queste industrie e le popolazioni coinvolte .
Tradotto per Biancheggiando da Fabienne Melmi.
Fonte: http://www.lemonde.fr/sante/article/2012/10/25/la-pollution-fait-autant-de-ravages-sur-la-sante-que-le-paludisme_1780288_1651302.html
Fonte: http://www.lemonde.fr/sante/article/2012/10/25/la-pollution-fait-autant-de-ravages-sur-la-sante-que-le-paludisme_1780288_1651302.html
è uno dei temi che mi stà più a cuore, il sottosuolo inquinato, le scorie tossiche i rifiuti delle industrie del nord che la camorra ha "smaltito" dando un tozzo di pane ai contadini del sud....pazzesco!
RispondiEliminaLook and the City, H2O Fashion added
grazie Ady per la tua sensibilità...
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