MARIO BOCCACCI
Sabato 21 agosto a Grutti nell'ambito della consolidata manifestazione AGOSTO A GRUTTI verrà inaugurata una mostra di pittura e fotografia dove verranno presentati due giovani artisti umbri: Mario Boccacci e Mauro Bani.
Biancheggiando ha avuto la possibilità di intervistare Mario Boccacci.
B. Come e quando nasce la tua passione per la pittura?
M. La passione per la pittura nasce da quando ero in fasce. Sono cresciuto in mezzo a dipinti, colori, pennelli, mostre e tutto quello che è chiamato arte. Questo perchè ho vissuto e vivo tuttora 24 ore su 24 nel laboratorio di mio padre, Ennio Boccacci, noto pittore contemporaneo. Da lui ho ereditato una grande manualità e la capacità di trasformare le mie "visioni" in quadri.
B. Quali sono i soggetti dei tuoi quadri?
M. All'inizio cercavo di imitare, mio padre ma poi ho sentito la necessità di scostarmi e di seguire un mio percorso. Sono partito dai paesaggi (definiti nella mia prima mostra personale prove di colore! ero immaturo all'epoca!!!), per poi arrivare ad una sintesi e una stilizzazione degli elementi invisibili all'occhio umano (aria, luce, polvere, particelle) portando in secondo piano il visibile e rendendo questi elementi il soggetto principale.
C. Hai degli artisti che ammiri e che in qualche modo ti hanno influenzato?
M. Non mi rifaccio a nessun artista famoso, posso vantarmi di non seguire una corrente artistica, neppure l'astrattismo che spesso mi viene accollato ma a cui non mi sento di appartenere. Ho trovato uno stile unico che mi contraddistingue dagli altri artisti. C'è però un artista a cui sono molto legato ed è Henry Marie-Toulouse Lautrec: mi ha sempre affascinato il suo modo di dipingere, semplici pennellate e una capacità straordinaria di accostare i colori in modo poetico. Ad una sua mostra mi fissai per mezzora di fronte ad un dipinto, un non finito che ipnotizza (avevo la sensazione di essere nella scena "sindrome di Stendhal"), dal quale faceva trapelare tutte le emozioni e l'atmosfera della scena.
B. Come nasce in te l'idea di un quadro?
M. L'idea di un quadro arriva quando meno me lo aspetto, il soggetto "secondario" visibile varia, può essere tutto, ma il soggetto invisibile è sempre diverso e rappresentato soltanto con 4 colori: rosso, giallo, blu, bianco (Utilizzo questi 4 colori per creare tutta la gamma cromatica di cui ho bisogno, tecnica acquisita da mio padre).
B. Ti dispiace staccarti da un pezzo che hai venduto?
M. E' sempre dura staccarsi da una propria creazione infatti ho tutti i contatti degli acquirenti, che mi restano utili anche se devo richiederli per eventuali mostre.
B. Dove è possibile vedere o acquistare i tuoi quadri?
M. I miei quadri sono on-line, basta cercare Mario Boccacci su Google.
Io invece credo che andrò a cercare Mario alla mostra di Grutti!!!
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