L'ANGOLO DI FABIENNE

LE CONSEGUENZE DI CHERNOBYL

Dissimulando alle popolazioni le conseguenze sanitarie ed ecologiche dell'incidente di Chernobyl, i dirigenti delle grandi potenze partecipano alla disinformazione cinquantenaria di cui beneficia l'industria nucleare, sia civile che militare (1). Questa strategia è coordinata dall'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica (AIEA), portavoce dell'establishment nucleare, grazie alla promozione di una pseudo-scienza (2) sugli effetti delle contaminazioni radioattive. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ne è, ahimè, parte presa, a causa dell'accordo firmato nel 1959 tra le due agenzie. Questo documento vieta all'OMS di informare le popolazioni sugli effetti degli irraggiamenti ionizzati sugli uomini senza l'accordo dell'AIEA.













Nel gennaio 2010, tuttavia, l'Accademia delle Scienze di New York (NYAS) ha pubblicato la raccolta la più completa dei dati scientifici riguardo la natura e la superficie dei danni inflitti agli esseri umani ed all'ambiente in seguito all'incidente di Chernobyl. Questo lavoro mette a disposizione del lettore una grande quantità di studi raccolti nei paesi più toccati: La Biélorussie, la Russia e l'Ucraina. Gli autori stimano che le emissioni radioattive del reattore hanno raggiunto dieci miliardi di curie, ossia due cento volte le ricadute delle bombe atomiche lanciate su Hiroshima e Nagasaki; e che il numero di decessi attribuibile alle ricadute dell'incidente, tra il 1986 e il 2004, è di 985 000, una cifra che è aumentata ancora da allora.
Dei 830 000 "liquidatori" intervenuti sul sito dopo i fatti, 112 000 a 125 000 sono morti.

Molti di questi uomini e donne hanno ricevuto, spesso senza protezione, delle enormi quantità d'irraggiamenti e hanno inalato delle polveri fortemente cariche in isotopi dell'uranio.

L'OMS e l'AIEA avevano presentato, nel 2005, un bilancio di una cinquantina di morti tra i liquidatori e fino a 9000 decessi "potenziali", attribuibili alla contaminazione radioattiva - e questo unicamente tra le popolazioni più inffettate di Bielorussia, Ucraina e della federazione della Russia....

Migliaia di studi hanno messo in evidenza nei paesi toccati un aumento sensibile di tutti i tipi di cancri, e di malattie delle vie respiratorie, delle patologie cardiovascolari, gastrointestinali, génito-urinari, endocrini, immunitarie, dei sistemi linfatici e nervosi, la mortalità prenatale, perinatale ed infantile, degli aborti spontanei, delle malformazioni ed anomalie genetiche, delle perturbazioni o dei ritardi dello sviluppo mentale, delle malattie neuropsicologiche e dei casi di cecità,.

Se le conseguenze sanitarie ed ambientaliste lasciano i tecnocrati di marmo, la fattura economica finale, dovrebbe commuoverli. Per i primi venti anni, le spese dirette provocate dalla catastrofe per i tre paesi più toccati superano 500 miliardi di dollari, ciò che riportato al costo della vita dell'unione europea, rappresenta più di 2 000 miliardi di euro. Dunque tanto, se no di più, del costo di costruzione di tutta l'infrastruttura nucleare mondiale!

Fonte: Le Monde Diplomatique

Grazie Fabienne!!!

Commenti

  1. Il nucleare è finito, sepolto, non lo vuole più nessuno, solo le lobby industriali che costruiscono le centrali e i politici che le spalleggiano. Sono scettico che riusciranno a costruirle di nuovo in Italia... guardate cosa è successo con la TAV, figuriamoci come reagirebbero i cittadini che abitassero vicini al cantiere di una centrale nucleare!
    Via libera a eolico, solare, energia dal moto marino, fusione fredda e quant'altre tecnologie verdi per produrre energia pulita verranno messe a punto nei prossimi anni. Avanti tutta e basta guardare al passato, salvo risolvere il problema delle scorie nucleari prodotte negli ultimi 50-60 anni.

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  2. Ragionando sui numeri, l'incidente, ad oggi ha causato circa 50 morti (dati ONU/UNSCEAR, ovvero la commissione scientifica delle Nazioni Unite sugli effetti delle radiazioni atomiche http://www.unscear.og/unscear/en/chernobyl.html) e circa 4.000 ammalati di cancro alla tiroide (la tiroide é un organo molto "sensibile" agli effetti delle radiazioni ionizzanti e anche una banale lastra ortopedica richiede la schermatura a protezione della tiroide - tuttavia, il tasso di sopravvivenza e di guarigione tra i malati di cancro alla tiroide - carcinoma tiroideo - almeno a giudicare dalle cifre della Bielorussia - è molto alto http://progettooncologia.cnr.it/strategici/tiroide/04-ti.html

    Analogamente, questo studio NATO/CCMS (North Atlantic Treaty Organization/Committee on the Challenges of Modern Society) evidenzia come le persone che hanno assorbito dosi letali o comunque molto pericolose, a causa dell'incidente di Chernobyl, sono molto poche:
    http://www.nato.int/science/pilot-studies/raca/chernobyl_report2006_2.pdf

    Inoltre, la frana che colpì la diga del Vajont provocò quasi 2.000 vittime, per non parlare della Banqiao che ne provoco' più di 170.000 eppure nessuno ha chiesto che non venissero costruite più bacini idroelettrici!

    L'incompenza é senza dubbio la causa di questi disarstri che non devono più accadere.

    All'uomo però, basta la sola stupidità: nel 2020, secondo le proiezioni del Rapporto OMS, se non verranno prese misure appropriate di controllo e prevenzione, saranno 9 milioni i decessi causati dal fumo di tabacco (rispetto agli attuali 5 milioni) e 5 milioni le morti attribuibili a sovrappeso e obesità (rispetto agli attuali 3 milioni), mentre il numero di "anni di vita sana persi" ("healthy life years lost") a causa del basso peso alla nascita ammonterà a 110 milioni:
    http://www.salute.gov.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?id=103&sub=1&lang=it
    http://www.nature.com/oby/journal/v18/n1/pdf/oby2009191a.pdf

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  3. @ Ciao Daniele, anche io spero e credo che il nucleare non verrà in Italia, non credo gli italiani siano così cretini!!! e poi ora il governo deve pensare a salvare le chiappe di Silvio!!!

    @ grazie anonimo per il tuo messaggio. Io comunque credo che poche o tante che siano state le vittime di Chernobyl non dovevano esserci e l'assenza di centrali nucleari è l'unica garanzia che certi fatti accadano di nuovo.

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